Gita con Biella e Gattinara

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Collaborazione tra Su Nuraghe, Cuncordu e Comune di Gattinara

Nella giornata di domenica 27 maggio 2012, si è svolta l’annunciata gita sociale con meta Gattinara e visita del circondario, che collega l’antico Borgo (fondato nel 1242 dai vescovi vercellesi), al Biellese.

Una visita perfettamente riuscita e ben organizzata grazie alla sperimentata collaborazione tra Su Nuraghe di Biella, Cuncordu di Gattinara e le attente e sensibili Istituzioni locali. La “Città del vino”, nella persona dell’Assessore alla Cultura, dott.ssa Luisa Cerri,

ha messo a disposizione una guida di eccezionale bravura, il dott. Gabriele Ardizzo, per illustrare i tesori custoditi nella chiesa parrocchiale di San Pietro - originariamente eretta nel V secolo, all’incrocio tra la Via Vercellese e la Via Biellese - e nell’annesso chiostro cinquecentesco.

Dopo un breve trasferimento a piedi, si è potuto visitare la chiesa della Confraternita del Rosario ed ammirare le ultime scoperte venute alla luce durante i recenti lavori di restauro. Anche in questo caso, la comitiva di Su Nuraghe ha avuto un’ottima guida nella persona della restauratrice, dott.ssa Maura Brambilla, che ha illustrato i tesori custoditi all’interno del tempio, in particolare, l’affresco in perfetto stato di conservazione, recentemente venuto alla luce, raffigurante una Madonna in trono con Bambino ed altri santi, risalente al XV secolo, in precedenza nascosto dalle decorazioni ottocentesche e dallo schienale del coro ligneo.


 

I Sardi e il Nebbiolo di Piemonte coltivato a Gattinara

Molto attesa la visita alle Cantine Travaglini con degustazione di rinomati vini tipici ottenuti da vitigno Nebbiolo: a seconda dei terreni in cui viene coltivato, dei processi di lavorazione e di conservazione, questo prodotto, localmente conosciuto come “Spanna”, è unico nel suo genere; nel Biellese, il Nebbiolo prende il nome di “Lessona” e “Bramaterra”, dalle località di produzione.

Travaglini è un'azienda a conduzione familiare che, a partire dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento, produce vino Gattinara; imbottigilato è riconoscibile dalla tipica “bottiglia storta”, la caratteristica forma del contenitore pensato per permettere il deposito dei residui naturali del vino nei lunghi anni di invecchiamento, grazie alla grande struttura e longevità  del prodotto. 

Una produzione di nicchia ereditata dal figlio Giancarlo e continuata con passione dai nipoti. 

Incentrato sulla qualità di nicchia, dalla “coltura del vino” si è approdati alla “cultura del vino”. Non è un semplice cambio di vocale o un gioco vacuo di parole: negli anni, Gattinara ha piano piano investito sul turismo. 

Rinomata e conosciuta oltre i confini territoriali, la “Festa dell’Uva”, che, ai primi di settembre di ogni anno, richiama turisti anche staranieri oramai fidelizzati e che giungono settimanalmente in città.

Altrettanto nota è la partecipazione di Cuncordu, l’Associazione dei Sardi di Gattinara, alle diverse edizioni della trentennale Festa dell’Uva, che vanta una sua taverna, riedizione moderna delle antiche “Tabine”, popolari luoghi di mescita. Ai prodotti locali, vengono associati i migliori prodotti di Sardegna, ottenendo un mirabile sposalizio di sapori.


 

Apprezzati per generosità e bravura, a Gattinara come a Biella

Immancabile l’incontro con i conterranei sardi residenti a Gattinara che, come sempre, hanno accolto fraternamente i soci di Su Nuraghe di Biella nella loro bella sede di Corso Vercelli, 260, perennemente imbandierata con Tricolore, Bandiera europea e i vessilli di Piemonte e di Sardegna. 

I tavoli per il pranzo sono stati apparecchiati davanti al grande prato a fianco dello stabile, all’insegna della miglior tradizione culinaria dell’Isola: al centro, su pane “zicchi” di Bonorva, piatto povero della cultura contadina, reso festivo dal ricco ragù di carne e salsiccia e dall’abbondante delizioso pecorino sardo. Caratterizza le nostre comunità la grande disponibilità dei Soci, a Gattinara come a Biella, sovente riscontrata anche nelle altre Associazioni dei Sardi di “su disterru”. Apprezzati anche per generosità e bravura, i Sardi sono, nei luoghi in cui risiedono, una mirabile risorsa per il futuro anche economico della terra di elezione.

Molti dei nostri iscritti donano il loro tempo alla vita associativa e sono presenti, a volte con incarichi direttivi, presso altre società, comitati, organizzazioni dopolavoristiche. Stimati ed amati, prestano la loro opera disinteressata per il bene della comunità.


 

«Gruppo Minerali Maffei», ripristini in Piemonte e in Sardegna

Domenica 27 maggio 2012, al  pomeriggio, escursione al “Parco delle farfalle”, che sorge nell’ex miniera “Sella” di Curino in frazione Gianadda, accolti da Ludovico Ramon, presidente del Gruppo Minerali Maffei e amministratore delegato della Sasil, con la collaboratrice Vera Ramon e con Sabrina Bozzola, Responsabile Risorse Umane. Per tutti è stato sorprendente scoprire nel territorio, compreso tra le province di Biella e di Vercelli, l’esistenza di una vasta zona destinata a parco, perfettamente recuperata alla natura, con i selvatici botanici e faunistici per ripopolare le campagne oggetto di attività estrattive.

Una lungimirante azione di risanamento con ripristini ambientali delle miniere. La natura ritorna rigogliosa dopo lo sfruttamento minerario.

Quello che rende singolare l’opera del Gruppo Minerali Mafferi è il loro agire oltre gli obblighi di semplici piantumazioni e ripristini dei manti erbosi. La scelta delle specie botaniche è affidata a specifici studi ambientali, coordinati da Lucio Bordignon, lo stimato naturalista biellese che, con impareggiato amore, ricrea le condizioni per far rifiorire - in Piemonte come in Sardegna - la natura e far ritornare le farfalle a volare là dove prima la terra era desolata.