Grazie al socio Christian Aresu, sardo di seconda generazione (il papà Antonio e nato a Teulada, emigrato negli anni 70), sabato 16 novembre, l’associazione sarda Cuncordu di Gattinara ha inaugurato nella sua sede, in corso Vercelli 260, una mostra di oltre trent’anni di storia del Cagliari Calcio, dal 1984 fino ai giorni d'oggi, attraverso le maglie dei suoi giocatori.

Aresu, infatti, ha esposto nella sede del sodalizio sardo la sua collezione privata di maglie, una cinquantina in tutto. Di queste, quaranta maglie erano “match worn”, vale a dire indossate durante una partita, e altre dieci circa acquistate. I visitatori hanno potuto fare un viaggio ideale lungo mille emozioni per qualsiasi tifoso del Cagliari: dagli anni bui della serie B degli anni Ottanta, passando dalla cavalcata Uefa dei primi anni Novanta, fino ad arrivare al campionato 2019-2020 e agli ultimi recenti successi.

La collezione di maglie di Aresu, socio del Cuncordu, è iniziata quando lo zio gli regalò una maglia di Gigi Piras, del campionato nel 1984. Era ancora in lanetta, sponsorizzata da Fos. Una maglia a cui ancora oggi Aresu è legatissimo e che ha utilizzato per aprire il percorso espositivo nella sua prima mostra. Proprio allo zio era dedicata la prima mostra di Christian Aresu.

Da allora è iniziato un lungo lavoro di ricerca su Internet, contatti, richieste e conoscenze per riuscire a farsi inviare e ad acquistare maglie utilizzate dai calciatori, rilevandole da altre collezioni oppure direttamente da alcuni giocatori. Una passione sempre più forte, così come quella per il Cagliari Calcio, che si è tradotta in un lavoro di ricerca che sta ancora proseguendo. Prossimamente, infatti, la collezione di Christian Aresu si arricchirà di nuovi pezzi per cui ha già preso contatti da tempo con gli attuali proprietari di altre maglie.

La mostra ha previsto anche un angolo dedicato a Gigi Riva, il celebre “rombo di tuono”. Tra le maglie esposte c’erano anche quelle di giocatori indimenticabili, come Piras, Muzzi, Lopez, Zola, Cossu, Capitan Conti, fino ad arrivare a Barella e al bomber Pavoletti e molti altri.

Dopo l’inaugurazione, gli ospiti hanno potuto degustare alcuni prodotti tipici sardi.