Tonno alla portoscusese
Ingredienti:
• 1 kg di tonno
• Olio extravergine d’oliva Sardo DOP
• aceto
• Vermentino di Gallura DOCG
• pomodoro
• alloro
• sale
• capperi
• cipolla
Preparazione:
- Tagliare a fette il tonno, lavarlo e asciugarlo
- Infarinare e mettere poi in una casseruola con olio extra vergine d’oliva e rosolare da una parte e dall’altra.
- Quando ha preso colore, aggiungere un bicchiere di aceto e Vermentino per sfumare
- Aggiungere poi il pomodoro, il sale (attenzione alla sapidità della carne), capperi, cipolla e le foglie d’alloro.
- Far cuocere lentamente. È un piatto ottimo anche gustato freddo.
Pecorino Sardo alla piastra
Sa Cordula
Ingredienti:
• 1 cordula
• 600 g di piselli sgranati
• 1 cipolla
• Olio extravergine d’oliva Sardo DOP
• brodo vegetale
• sale qb
Preparazione:
- Mettere la cordula a bollire in una pentola in abbondante acqua salata per un’ora circa.
- Trascorsa l’ora di cottura toglierla dall’acqua e passarla in una padella con l’olio extra vergine d’oliva e la cipolla affettata.
- Rosolare a fuoco medio per una decina di minuti girando la cordula su tutti i suoi lati.
- Aggiungere poi i piselli precotti in precedenza per qualche minuto in acqua salata.
- Continuare la cottura per altri 20 minuti, versare quindi i due mestoli di brodo, portare ad ebollizione e lasciare cuocere per altri venti minuti circa o comunque fino ad assorbimento del brodo.
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Sa Cordula
“Sa Cordula” viene chiamata anche “la Treccia” proprio per la forma caratteristica che assume dopo la lavorazione dell’intreccio degli intestini e delle budella di agnello.
È un piatto tipicamente sardo molto saporito e prelibato che in passato rappresentava un piatto da servire per le feste più importanti come Natale e Pasqua, festività tipiche che comportavano l’uccisione degli agnelli; attualmente la si consuma senza occasioni particolari, visto che si può reperire già pronta in qualsiasi macelleria, naturalmente il macellaio deve essere di fiducia in quanto la pulitura degli intestini va fatta con una certa accuratezza.
La particolarità di questo piatto è, infatti, la sua preparazione e lavorazione in quanto molto laboriosa, perché si utilizzano gli intestini di agnello, lo stomaco, la pancia e una specie di rete che in sardo viene chiamata “sa Nappa”. Il prodotto finito rappresenta una sorta di corda o treccia con una precisione simmetrica dei nodi laterali che la tengono unita e compatta.
Ingredienti:
• Intestini di agnello (intestino tenue e grasso)
• Stomaco
• Pancia
• La rete – detta Nappa
Preparazione della pulitura
• Prima fase: Immergere velocemente dentro una pentola di acqua calda la pancia e lo stomaco e successivamente spellarli con cura sino ad ottenere una carne bianca e poi risciacquare sotto l’acqua corrente e lasciare macerare per 15 minuti con del succo di limone.
• Successivamente si passa alla pulitura degli intestini che vanno lavati sotto l’acqua corrente per diverse volte, maneggiandoli con cura per evitare che si spezzino. Una volta che le interiora sono state lavate per bene si procede alla costruzione de sa Cordula.
• Si taglia la pancia e lo stomaco in listarelle di circa 1 cm di larghezza e la lunghezza e a piacere.
Lavorazione de sa cordula:
Si deve possedere un gancio ad uncino e lo si appende in un posto abbastanza alto per permettere la lavorazione in verticale della treccia; al gancio si attaccano gli intestini più grossi insieme alle listarelle di pancia e stomaco, il tutto viene poi avvolto dalla rete (detta nappa) che ha lo scopo di mantenere la cordula compatta, infine si usano gli intestini più fini per chiudere il composto; la lavorazione è molto difficile perché prevede praticità nell’elaborazione dei nodi che assumono un aspetto simmetrico e regolare su un unico lato.